Simposio è il tentativo di utilizzare il vento per “dar voce” al territorio.
In simbiosi con il luogo, come dei “poetometri”, quattro dispositivi cinetici installati tra le piante, rispondono simultaneamente ad ogni folata d’aria, trasformandola in messaggio verbale.
Il vigneto acquisisce così il proprio linguaggio, fatto di pensieri modellati dalle deformazioni e asperità del paesaggio circostante.
Scrutandosi continuamente, e riflettendosi gli uni negli altri, i dispositivi mettono in atto un processo di compenetrazione dove i segni autosufficienti del territorio si fondono continuamente in un’intesa.
Simposio is an attempt to use the wind to “give voice” to the territory. In symbiosis with the place, like “poetometers,” four kinetic devices installed among the trees simultaneously respond to every gust of wind, transforming it into a verbal message.
The vineyard thus acquires its own language, made up of thoughts shaped by the deformations and roughness of the surrounding landscape. Continuously scrutinizing and reflecting on each other, the devices put into effect a process of interpenetration, where the self-sufficient signs of the territory constantly merge into an understanding.