Making fun of the machine
2020
Installation 
Binary code on Hahnemühle FineArt paper, corianders of photo

130 X 150 cm


A piece of "corrupt" binary code, extracted from a photo, is filled with numbers ranging from 59 to 80.
The numbers correspond to the artist's BPM (heartbeats per minute), measured simultaneously at the time of their transcription on the sheet.
The code and the “fragments” derive from a photo of a “document shredder” who becomes the protagonist of his own destruction.
In the "circular" process of the installation, the fragility of a contemporary society is highlighted in a tautological game, which pushes us more and more to accumulate the "projections" of our lives in digital devices, causing a "material-emotional" inflation towards analogue "memorabilia".

Una porzione di codice binario “corrotto”, estratta da una foto, viene colmata da numeri compresi da 59 a 80.
I numeri corrispondono ai BPM (battiti cardiaci al minuto) dell’artista, misurati simultaneamente al momento della loro trascrizione sul foglio.
Il codice e le “scorie” derivano invece da una foto di un “distruggi documenti” che diventa protagonista della sua stessa distruzione.
Nel processo “circolare” dell’istallazione, si evidenzia in un gioco tautologico la fragilità di una società contemporanea, che ci spinge sempre più ad accumulare in dispositivi digitali le “proiezioni” delle nostre vite, provocando un inflazione “materico-emozionale” nei confronti dei “cimeli” analogici.